Tre giorni intensi, il primo dei quali dedicato alla celebrazione di San Francesco Caracciolo protettore dei cuochi. Poi due giorni riservati alla loro abilità e alle preparazioni gastronomiche degustate dal pubblico presente.
Quattro i ristoranti dislocati nel centro storico che hanno deliziato gli ospiti con ricette classiche della tradizione abruzzese e piatti gourmet realizzati con fantasia e tanta professionalità. Il denominatore comune è stata la pasta De Cecco, indiscutibile punto di riferimento mondiale per i cuochi di tutte le generazioni.
Oltre diecimila presenza in termini numerici che rappresentano il tributo al grande lavoro svolto e alla centralità di Villa Santa Maria quale polo di attrazione e antico baricentro per il comparto cucina.
Il Sindaco Giuseppe Finamore mette in risalto con orgoglio e determinazione il grande sforzo organizzativo per realizzare un evento di tale portata in un centro storico sprovvisto di strade parallele strategiche e soprattutto necessarie sotto il profilo logistico.
In chiusura Finamore invita il pubblico a visitare Villa Santa Maria tutto l’anno, non solo per il colpo d’occhio che vale la visita al borgo, arroccato com’è sulla pietra e arricchito da ulteriori lastre di pietra che si ergono quasi verticali, come un cavalletto al quale è appoggiata un’opera d’arte. Bensì per tutto ciò che si trova all’interno, nel dedalo delle viuzze, tra chiese e scorci panoramici, piazzette e scale infinite. Da visitare c’è il Museo del Cuoco all’interno del castello di San Francesco Caracciolo. L’escursionista potrà attraversare molti sentieri e i più audaci, quelli che amano indossare l’imbragatura e munirsi di corda trovano 26 vie attrezzate per potersi arrampicare e vedere i tetti di Villa Santa Maria da un’insolita prospettiva.