Il trabocco per eccellenza, quello narrato da D’Annunzio, che proprio qui ha passato parte del suo tempo.
Un luogo elettivo del quale si prendono cura il Comune di San Vito Chietino e la cantina Colle Moro.
Il Trabocco Turchino nasce per fare cultura o meglio rinasce per ben due volte; la prima quando viene celebrato da D’Annunzio e la seconda nel 2018 quando appunto Colle Moro rivolge qui le sue attenzioni.
In questo meraviglioso contesto abbiamo festeggiato l’uscita delle nuove etichette “Sessantesimo”.
Ben sessanta vendemmie quelle della cantina Colle Moro. Un momento che ha visto la presenza di numerosi Sindaci del territorio, due Assessori regionali: turismo e demanio marittimo e naturalmente i giornalisti. Tutti gli attori di quella complessa macchina che costruisce, valorizza e promuove un contesto come la Costa dei Trabocchi.
La lungimirante Colle Moro non pensa solo a se stessa, ma vuole promuovere tutta questa porzione d’Abruzzo. Intervistiamo il presidente Marco Staniscia.
“Da tempo abbiamo adottato il Trabocco Turchino patrimonio della nostra Costa dei trabocchi. Ispirazione per il nostro poeta Gabriele D’Annunzio. Stiamo cercando di valorizzare il nostro territorio e come azienda la comunicazione è per noi molto importante. Non vogliamo perdere l’occasione per comunicare il territorio, come appunto in questo convegno, nel quale abbiamo cercato di mettere insieme i rappresentanti comunali, provinciali e regionali per migliorare la nostra costa sotto il profilo strutturale, logistico e comunicativo creando sinergie tra le attività produttive per dare maggiore visibilità alla regione Abruzzo. Il nostro lavoro e la nostra missione non è comunicare la cantina Colle Moro, ma grazie al Trabocco Turchino creare un enoturismo che possa competere con gli altri territori regionali e nazionali.”
Trabocco Turchino che si candida ad essere una fucina di eventi culturali e promozionali. Cantina Colle Moro democratica e altruista, che addirittura ha già pronto il progetto per realizzare un’opera di grande visibilità, in una rotatoria, crocevia di persone e di culture che attraversano il territorio e che infatti, come ci racconta il Presidente, non parlerà della cantina.
“Abbiamo vinto un bando del comune di San Vito Chietino, perché crediamo che la rotatoria abbia un importante valore simbolico che sfrutteremo non per pubblicizzare la nostra azienda, ma per comunicare il Trabocco, emblema della nostra regione, per poter sviluppare un mercato internazionale riconducibile a questo territorio.”
Trabocco sempre più elemento distintivo regionale, che rende riconoscibile l’Abruzzo in tutto il mondo. Ma c’è anche un’altra novità: il vecchio logo ci saluta e ne arriva uno nuovo.
“Da un po’ di tempo Colle Moro ha iniziato un percorso di restyling dell’immagine. Prima con il lancio della linea Sessantesimo per celebrare e festeggiare i sessanta anni di attività e da un paio di settimane anche il logo che comunica ciò a cui noi teniamo di più il concetto di mare e di montagna, elementi distintivi della nostra regione e traino per il nostro sviluppo.”
Il futuro di Colle Moro tra nuove bottiglie, elegantissime etichette e indiscussa qualità.
“Il futuro è conquistare mercati giovani, mercati internazionali. La cooperativa nacque con i vini sfusi, quindi vini per la massa; noi vogliamo finalizzare la nostra attività puntando a vini di qualità messi in bottiglia, quindi nuove etichette, bottiglie, logo e nuovi mercati, sperando che i nostri soci capiscano tutto l’impegno che ci stiamo mettendo, perché siamo convinti che il futuro sarà la bottiglia.”
La Parte gastronomica dell’incontro è stata curata dal ristorante Caldora Punta Vallevò. Le parole dello chef Marco Caldora:
“Abbiamo preparato un semplice aperitivo con i prodotti che ci offre il mare. Sono i piatti che dovrebbero essere serviti nei Trabocchi, parlo di sgombri, sepppie, sarde, alici, cozze e così via. Oggi abbiamo preparato alici in scapece con cipolla di Fara Filiorum Petri e zafferano di Navelli; seppie e piselli con pomodoro datterino locale, poi sgombro arrosto con peperone arrosto e maionese vegetale a base di peperone e infine abbiamo improvvisato, con i cugini pugliesi, un’insalata di riso patate e cozze con maionese vegetale a base di soia aglio e prezzemolo. Per quanto riguarda il dolce, che non è stato preparato da noi, bensì messo a disposizione dalla Cantina Colle Moro, abbiamo sul buffet un’eccellenza della costa dei Trabocchi, il Bocconotto Frentano.”
La Cantina Colle Moro val bene una visita così come il Trabocco Turchino. Vi aspettiamo in Abruzzo