Ma chi è un “grande” in questo universo di vigneti, cantine, vini, locali e scaffali espositivi?
Il grande è chi emerge con un’idea innovativa, chi apre percorsi e chi soprattutto cambia percorsi.
In questo poliedrico mondo è grande chi chiude gli occhi, avendo cura di averli ben aperti, poi tira il fiato e si butta in una nuova avventura. Resta in corsa e arriva caparbiamente alle varie tappe, chi sa sbattere le ali anche contro la tempesta e chi corre e persegue ciò in cui crede.
Valentino Sciotti sapeva dove sarebbe arrivato ed aveva già in mente qualcosa che somigliasse a Fantini Group.
Siamo andati nel nuovo stabilimento di Ortona, in Abruzzo. Ci troviamo in provincia di Chieti, in una delle porzioni d’Italia più densamente vitate.
Una sala con tutte le etichette del Gruppo Fantini, le cisterne, il reparto imbottigliamento, l’area stoccaggio che sembra davvero infinita, gli uffici e tanto ancora.
Fantini Group è un crogiuolo di progetti e tecnologia al servizio della salubrità del prodotto e dell’efficienza. Valentino Sciotti è un visionario, ma è anche un impareggiabile Ambasciatore. Infatti non basta solo produrre un buon vino, bisogna portarlo nei 5 continenti, guardando in faccia gli interlocutori, sorridere e stringere loro la mano per rinnovare la fiducia nell’Italia della qualità.
Oggi è solo una piccola visita con gli auguri per il 2022, ma presto torneremo per parlare con Valentino Sciotti dei tanti aspetti di questo percorso divino.
Parleremo anche di una bottiglia, che davvero ha segnato la strada alle bottiglie di un “certo spessore”, quelle che contengono il bello di casa, il figliol prodigo, il virtuoso della famiglia.
Valentino Sciotti, in attesa dell’intervista che riassuma tutto il suo volo con venti a favore e non, ci lascia un augurio per il 2022; anno di rinascita, nel quale non bisogna mai perdere l’occasione per brindare, carichi di fiducia, di forza e di speranza. Elementi imprescindibili che un grande del mondo del vino ci regala con un sorriso.